IL SISTEMA IDRICO MULTISETTORIALE

Il sistema idrico multisettoriale regionale, istituito ai sensi della L.R. 19/2006 (art.18) è rappresentato  dall’insieme di tutte le opere di approvvigionamento idrico e di adduzione destinate ad alimentare, direttamente o indirettamente, più aree territoriali e diverse categorie di utenze (settore civile per l’uso potabile, quello irriguo, quello industriale) al fine della perequazione delle quantità e dei costi dei consumi. Le opere e infrastrutture di tale sistema complesso appartengono ex lege al demanio Regionale; la Regione, infatti, mantiene su di sé la titolarità di tutte le concessioni di acqua pubblica o dei titoli a derivare comunque denominati, che utilizzino infrastrutture che fanno parte del sistema idrico multisettoriale regionale.

Con l’entrata in vigore della L.R. 19/2006 tutte le attività dell’ex EAF (oggi Enas) sono state trasferite al nuovo soggetto gestore Enas (art. 30), così come la proprietà delle opere multisettoriali è stata trasferita ex lege al Demanio della Ras, mantenendo ad Enas la sola gestione. In tal senso, il successivo Decreto del Presidente della Regione Sardegna n. 19059/135 del 27.12.2007  ha individuato, in via  di prima applicazione, le opere del Sistema Idrico Multisettoriale Regionale (tra cui quelle ex EAF) dichiarate di competenza regionale e trasferite in gestione al nuovo soggetto gestore Enas, tra cui anche quelle infrastrutture del  suddetto sistema che appartenevano ad enti diversi dall’ex EAF (art. 30 commi 3 e 4).

Con successivo  Decreto del Presidente della Regione n. 35 del 26.03.2012 è stata disposta una prima integrazione dell’elenco delle opere del Sistema Idrico Multisettoriale.

Gli immobili in questione, appartenenti al sistema idrico multisettoriale regionale, infatti, sono utilizzati dalla Regione, attraverso il soggetto gestore che li detiene, per garantire l’approvvigionamento idrico della regione con conseguente perequazione sull’intero territorio non solo delle quantità ma anche dei costi, e con il conseguente abbattimento dei contributi dovuti dalle diverse utenze per il recupero dei costi suddetti (artt. 17 e 18 della L.R. 19) attraverso una gestione efficace, efficiente e produttiva. In tale ambito, si colloca anche la produzione idroelettrica che, nel quadro istituzionale regionale, si inserisce come modalità operativa strumentale e subordinata all’abbattimento dei costi per gli altri usi dell’acqua potabile, agricolo e industriale. Il sistema comprende opere nei diversi settori: quello civile per l’uso potabile, quello irriguo, quello  industriale e ambientale e infrastrutture per la raccolta, la regolazione ed il trasporto dell’acqua grezza per gli usi multisettoriali:

  • dighe;
  • traverse di derivazione;
  • acquedotti;
  • canali;
  • centrali di sollevamento;
  • centrali idroelettriche.

Documenti utili

Legge regionale n. 19 del 06.12.2006
Decreto del Presidente della Regione n. 19059/135 del 27.12.2007
Decreto del Presidente della Regione n. 35 del 26.03.2012