ATTI E PROVVEDIMENTI

In seguito all’entrata in vigore della legge regionale n. 19/2006, è stata istituita (art. 5) l’ Autorità di bacino regionale (art. 5)  avente compiti di indirizzo, coordinamento e controllo delle attività conoscitive, di pianificazione, di programmazione ed attuazione del governo unitario dei bacini idrografici regionali.
Gli organi dell’Autorità sono (art. 6):

  1. Comitato Istituzionale;
  2. La Direzione Generale dell’Agenzia Regionale del distretto idrografico della Sardegna.

Il Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino stabilisce annualmente i criteri per la definizione dei contributi al recupero dei costi dei servizi idrici di fornitura dell’acqua all’ingrosso, a carico dei vari settori di impiego, tenendo conto:

  1. dell’esigenza di incentivare l’uso sostenibile, la conservazione ed il risparmio delle risorse idriche;
  2. degli investimenti infrastrutturali effettuati e da effettuare, che contribuiscono al miglioramento della produttività, della qualità e dell’organizzazione del servizio idrico di gestione del sistema idrico multisettoriale regionale;
  3. dell’obiettivo di unificare i criteri di determinazione dei corrispettivi economici relativi al servizio di approvvigionamento idrico del sistema idrico multisettoriale regionale sull’intero territorio per categorie di utenze omogenee;
  4. delle conseguenze sociali, ambientali ed economiche del recupero dei costi per le diverse categorie di utenza;
  5. dell’esigenza di graduare nel tempo le eventuali variazioni dei contributi territorialmente vigenti al recupero dei costi.

L’Agenzia, stabilisce i volumi assegnabili per i diversi usi in ragione della quantità di risorsa stoccata negli invasi ed elabora il Piano per il recupero dei costi dei servizi idrici di fornitura dell’acqua all’ingrosso sulla base dei criteri stabiliti dall’Autorità di Bacino. A questo riguardo la Regione opera in stretta osservanza della direttiva europea quadro 2000/60/CE in materia di acque. In particolare l’art. 9 della Direttiva stabilisce che è obbligo degli stati membri prevedere una politica di prezzi dell’acqua che incentivi gli utenti ad utilizzare le risorse idriche in modo efficiente e a richiedere un adeguato contributo al recupero dei costi dei servizi idrici a carico dei vari settori di impiego dell'acqua (industria, famiglie e agricoltura), tenendo conto del principio «chi inquina paga». La stessa direttiva stabilisce inoltre che, nel valutare il contributo a carico dell’utenza gli stati membri possono tener conto delle ripercussioni sociali, ambientali ed economiche del recupero, nonché delle condizioni geografiche e climatiche sfavorevoli della Sardegna.
Richiamando i due precedenti concetti chiave dell’art. 9 della Direttiva, l’Autorità di Bacino, ai sensi dell’art. 17, comma 1, della L.R. 19/2006, definisce annualmente, sulla base del bilancio idrico di previsione effettuato dall’ENAS, il contributo a carico dei vari settori di impiego dell’acqua all’ingrosso per il recupero dei costi sostenuti dal sistema idrico multisettoriale. Ai sensi dell’art. 21 della stessa L.R. 19/2006, come prescritto dalla direttiva 2000/60, la Regione al fine di tener conto delle conseguenze sociali, ambientali, economiche del recupero dei costi a carico dei soggetti utilizzatori e delle specifiche condizioni geografiche e climatiche della Sardegna, concede annualmente un contributo al soggetto gestore, a parziale copertura dei costi del servizio idrico multisettoriale. Per gli effetti dell’art. 10 della L.R. 6/2008 lo stesso contributo è destinato anche al ristoro integrale delle spese energetiche sostenute dai Consorzi di Bonifica per i costi di funzionamento degli impianti di sollevamento.
La giunta regionale (art. 17) sulla base del  Piano deliberato dall’Autorità, adotta annualmente una propria deliberazione con cui approva il Piano generale dei volumi idrici da erogare dal sistema idrico multisettoriale e l’assetto dei contributi per i diversi usi da somministrare per l’anno in corso.
Lo stesso art. 17 affida all’ENAS, gestore unico del sistema idrico multisettoriale regionale, il compito di riscuotere i contributi al recupero dei costi  economici per la fornitura dell’acqua all’ingrosso per gli usi civili, industriali ed irrigui.

  

 

Documenti utili

Delibera della Giunta Regionale RAS n. 16/19 del 18.03.2008 - Anno 2008 - Piano per il recupero dei costi relativi ai servizi idrici effettuati dall’Ente Acque della Sardegna (ENAS) per l’acqua all’ingrosso di cui ai commi 1 e 2 dell’art. 17 della L.R. n. 19/2006

Delibera della Giunta Regionale RAS n. 56/76 del 29.12.2009 - Anno 2009 - Piano per il recupero dei costi relativi ai servizi idrici effettuati dall’Ente Acque della Sardegna (ENAS) per l’acqua all’ingrosso di cui ai commi 1 e 2 dell’art. 17 della L.R. n. 19/2006

Delibera della Giunta Regionale RAS n. 30/13 del 03.08.2010 - Anno 2010 - Piano per il recupero dei costi relativi ai servizi idrici effettuati dall’Ente Acque della Sardegna (ENAS) per l’acqua all’ingrosso di cui ai commi 1 e 2 dell’art. 17 della L.R. n. 19/2006

Delibera della Giunta Regionale RAS n. 46/29 del 16.11.2011 - Anno 2011 - Piano per il recupero dei costi relativi ai servizi idrici effettuati dall’Ente Acque della Sardegna (ENAS) per l’acqua all’ingrosso di cui ai commi 1 e 2 dell’art. 17 della L.R. n. 19/2006

Delibera della Giunta Regionale RAS n. 5/14 del 29.01.2013 - Anno 2012 - Piano per il recupero dei costi relativi ai servizi idrici effettuati dall’Ente Acque della Sardegna (ENAS) per l’acqua all’ingrosso di cui ai commi 1 e 2 dell’art. 17 della L.R. n. 19/2006