STORIA

Fu l'Ingegner Angelo Omodeo, mirabile progettista di dighe, a intuire per primo la possibilità di cambiare la storia economica della Sardegna con la costruzione di sbarramenti ad uso multisettoriale: sua fu l'idea della prima diga sul fiume Tirso (il lago così formato, che per lungo tempo fu il più grande d'Europa, prese proprio il suo nome) e dell'invaso del fiume Coghinas nel nord Sardegna.
Sua fu anche l'idea di un grande sistema idraulico, che avrebbe fatto perno sul fiume Flumendosa, capace di soddisfare le esigenze del Campidano di Cagliari. Dalle prime dighe di fine '800 e dei primi del '900, l'era dei grandi lavori che avrebbero dato vita alle tante dighe dell'isola si aprì definitivamente a partire dal secondo dopoguerra: gli anni in cui lo Stato, tramite la Cassa per il Mezzogiorno, poteva mettere a disposizione ingenti fondi per la realizzazione di grandi opere pubbliche. In tale ambito, si è collocata l'attività dell'EAF (Ente Autonomo del Flumendosa) nato nel 1946 con il Regio Decreto 17.05.1946 n. 498  per provvedere alla costruzione delle opere per la razionale utilizzazione delle acque del Bacino Idrografico del Medio e Basso Flumendosa per irrigazione, uso potabile e produzione di forza motrice. L’Ente venne regionalizzato con Legge n° 17 dell’8 maggio 1984 e successivamente trasformato in Eris (Ente delle Risorse Idriche) poi Enas (Ente acque della Sardegna) con la L.R. 6 dicembre 2006 n. 19, assumendo la gestione sull'intero territorio isolano delle opere ed infrastrutture del sistema idrico multisettoriale regionale.